Il Respiro Leggero Dell'alba by Rachel Simon

autore:Rachel Simon
La lingua: ita
Format: mobi, epub
Tags: General, Fiction
ISBN: 9788858624470
editore: Rizzoli
pubblicato: 2012-04-02T22:00:00+00:00

L’ora delle favole

MARTHA

1973

«Guarda, nonnina! Ho trovato una Y!» disse Julia, indicando il marciapiede.

Martha gettò uno sguardo all’amico Pete che camminava davanti a loro, il golden retriever al fianco. Pete le restituì un’occhiata come a dire: Ma di che sta parlando? Martha sorrise ed esaminò la strada con le case dalle doghe in legno e gli alti olmi. Effettivamente, in un vialetto a una decina di passi da lì c’era il ramoscello che aveva attirato l’attenzione di Julia. La piccola aveva quasi cinque anni. «Le piace cercare le lettere dell’alfabeto» spiegò Martha.

Dall’espressione di Pete era chiaro che, pur essendo anche lui un nonno sulla settantina, non riusciva a capire. E perché avrebbe dovuto? A parte averle portate fuori a cena la settimana prima, al loro ritorno nella residenza estiva di Landon, Pete non le vedeva da due anni e mezzo, da quando avevano lasciato Cape Cod.

Non sapeva che Martha, durante quell’ultima estate, quando aveva affittato un appartamento vicino a Philadelphia dal suo ex allievo John-Michael, aveva insegnato a Julia l’alfabeto. Adesso, a metà settembre, Julia vedeva lettere ovunque.

«Posso averla per la mia collezione?» chiese la bambina. La luce le faceva risaltare i riflessi biondi sui ricci castani, i più bei capelli che Martha avesse mai visto.

«Andiamo a dargli un’occhiata» propose Martha.

Non appena le lasciò andare la mano, Julia cominciò a correre. Con il vestitino verde, la giacchetta bianca scamosciata e le scarpine di vernice con il cinturino, era di sicuro più elegante della maggior parte della gente di Cape Cod, che preferiva solitamente jeans e golfino.

Anche Pete e Martha vestivano in modo informale. Pete indossava camicie di flanella e calzoni scuri, la «divisa» che usava quando faceva il falegname; Martha sfoggiava la sua consueta combinazione: pantaloni, giacca di velluto a coste, scarpe da tennis.

Tenendo sollevato il suo trofeo, Julia tornò al fianco della «nonna» e le prese di nuovo la mano.

«Non è una Y molto grande» disse Martha, osservando il ramoscello.

«Ma è maiuscola» annunciò Julia. «E le maiuscole sono meglio delle minuscole.»

«Ah, sì?» intervenne Pete. «Posso vederla?» Esaminò il ramoscello. «In effetti è meglio, sì.»

«Anche Rodney sa che è meglio» fece Julia, indicando il cane di Pete. «Vero, Rodney?»

Wouf!

Risero. Si erano incontrati quando Julia aveva undici mesi, il giorno in cui erano arrivate a Cape. Martha lo aveva raggiunto per conoscere lui e il suo cane, e Pete aveva sorriso. Per i successivi otto mesi era stato la loro guida.

Era cresciuto lì, aveva costruito case per decenni, ed era un ottimo consigliere in fatto di negozi, biblioteche e dottori. L’uomo e il cane si presentavano puntualmente ogni settimana. Appena scendevano dalla jeep, Pete la avvertiva con un fischio.

Martha era grata che vegliasse su di loro, considerando che sua moglie era in una casa di cura e lui andava a trovarla ogni giorno. «Ma si figuri, Matilda» ribadiva lui. Poi la settimana prima, quando erano ritornate a Cape, aveva aggiunto: «È passato un bel po’ di tempo, e i bambini crescono così in fretta». L’aveva fissata negli occhi.

«È bello rivedere un vecchio

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